L’Oratorio di San Giovanni Battista è costruito sul sito occupato da un antico ospedale, presumibilmente nel periodo compreso fra il 1365 e l’ultimo decennio del XIV secolo, custodisce al suo interno una delle più significative testimonianze della pittura tardogotica italiana:
il ciclo di affreschi realizzati dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da Sanseverino nel 1416. L’oratorio si presenta riccamente decorato su tutte e quattro le pareti interne con la Crocefissione nell’abside e le Storie della vita di San Giovanni Battista nella navata, e vanta una caratteristica copertura lignea policroma a carena di nave.
La Chiesa di San Giuseppe, in Via Barocci, oggi Museo, fu portata a compimento nel 1515. Nella Cappella d’entrata, un presepe con figure a grandezza naturale commissionato dalla Confraternita a Federico Brandani, fu realizzatonegli anni 1545-50. Cappella inglobata poi nella chiesa attuale, riedificata nel secolo XVII, dalla famiglia Albani che espresse vari cardinali e un Papa, Clemente XI (1700-1721). Quattro grandi tele di Carlo Roncalli, con episodi significativi della vita di San Giuseppe, decorano le pareti della Chiesa. Con il magnifico lampadario in vetro di Murano e l’organo del Vici, utilizzato anche oggi nel Festival Internazionale di Musica Antica che si svolge a luglio, da ben 53 anni.Tra i compiti della Confraternita, fino all’Unità d’Italia, anche l’assistenza ai condannati a morte.