URBINO – Il ritratto è il grande protagonista della mostra dal titolo Lanima rubata, che si tiene a Urbino, negli spazi della DATA Orto dellAbbondanza (Borgo Mercatale), dal 29 marzo al 25 aprile 2019. Lesposizione è quasi unantologica del lavoro di Giordano Morganti, artista fotografo che da decenni si dedica a documentare le diversità, le ingiustizie, il disagio. Lesposizione nasce da unidea di Vittorio Sgarbi ed è curata da Carlo Micheli. Linaugurazione è fissata per venerdì 29 marzo alle ore 18.00.
Lallestimento ha una impostazione minimalista, ma estremamente coinvolgente: il visitatore trova lunghe strisce di carta su cui le immagini si susseguono come si trattasse di un enorme provino stampato a contatto. E una novità per lItalia. Limpatto generale del lavoro di Morganti è molto forte: i folli, i sordi segnanti, i senza fissa dimora, i pastori di alta montagna. Il visitatore trova alla DATA una selezione degli scatti realizzati dallautore indagando per trenta anni negli ospedali psichiatrici dal nord al centro Italia, dodici anni di foto ai senza fissa dimora di Milano e Roma, e varie altre situazioni. Vite difficili, fermate dallobiettivo della macchina fotografica. Tutte le foto sono rigorosamente in bianco e nero. Molti dei lavori sono degli assoluti inediti. Fra questi, i ritratti di alcuni pastori presi nei loro alpeggi a duemila metri, in Valsesia, in Piemonte.
La mostra –dice Carlo Micheli– è stata concepita come un caos ordinato, incentrata su ritratti provenienti dalle più svariate raccolte, proposti secondo un ritmo spezzato e serrato, in modo da cancellare ogni aspettativa da parte del fruitore, eliminando lomogeneità a favore dello stridio degli accostamenti. Leterogeneità della proposta rende ogni immagine unica e svincolata da un contesto tematico, aderente unicamente al tema di fondo: il ritratto.
Giordano Morganti è nato a Milano nel 1956. Il suo ricco curriculum mostra la carriera di un fotografo di fama internazionale, collaboratore di riviste di grande prestigio, noto principalmente per i ritratti di personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, della politica e per le sue numerose ricerche. Alletà di nove anni si appassiona alla fotografia e nel 1973 decide di diventare artista fotografo. Inizia così un percorso di successo che porterà i suoi scatti a essere presenti sulle riviste e nelle gallerie d’arte nazionali e internazionali. Morganti espone a Milano, Roma, Palermo, Genova, Torino, Mantova, ma anche a New York, Berlino, Barcellona, Pechino e Parigi, solo per ricordare alcune mostre. La missione del fotografo, dice Marganti, è fermare lattimo, renderlo eterno, perfetto. Fermare lattimo non significa mortificare il movimento, ma sublimarlo.
Orari di apertura: lunedì venerdì 15.00 / 19.00 (ingresso libero)