Costruita sul colle di Romanino, sede in origine di una vecchia casa contadina, Ca’ Romanino è nota anche come casa “Casa Sichirollo”, dal nome del filosofo che vi abitava. L’architetto Giancarlo De Carlo l’ha progettata nel 1967 e l’edificio è stato nel 1968.
La struttura si caratterizza per l’apparente semplicità volumetrica, che in realtà nasconde un’attenta articolazione degli spazi e delle visuali. Nel 2002 la casa è diventata sede dell’Associazione Ca’ Romanino e in seguito (2013) dell’omonima Fondazione.
I Collegi furono realizzati sul Colle dei Cappuccini dall’architetto Giancarlo De Carlo tra il 1962 e il 1983. L’edificio più antico è il Collegio del Colle, costruito fra 1962 ed il 1966, il quale presenta uno schema distributivo a grappolo: è costituito da ambienti destinati ai servizi collettivi e da alloggi adagiati al terreno, in grado di ospitare gli studenti in camere individuali.
Nel 1973 venne commissionato a De Carlo un ampliamento dei collegi, così l’architetto progettò tre nuove strutture: il Collegio del Tridente, il Collegio dell’Aquilone e il Collegio della Vela. Così prese forma il Campus universitario della città di Urbino.
La chiesa venne fondata nel XIII secolo e subì radicali rimaneggiamenti nel XVIII secolo. Nel 1850 l’edificio venne destinato ad ospitare un orfanotrofio comprendente anche scuole di arti e mestieri. Negli anni settanta del Novecento, su progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo, la struttura venne trasformata in sede universitaria (vi trovò collocazione la Facoltà di Giurisprudenza).
Al recupero dei locali esistenti si accostò la realizzazione dei nuovi ambienti funzionali alle attività accademiche e la creazione di un giardino in corrispondenza dell’ingresso alla sede.
L’antico convento di S. Maria della Bella, assieme all’annessa chiesa, vennero soppressi alla metà del XIX secolo per essere trasformati in un orfanotrofio femminile. Fra il 1968 e il 1976, su progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo, il complesso venne riqualificato per diventare sede della Facoltà di Magistero.
L’intervento conservò la struttura e la facciata della chiesa settecentesca, oltre alle murature esterne degli antichi edifici, mentre eliminò le costruzioni aggiunte in epoche più recenti. All’interno vennero create numerose aule, uffici, un’aula magna di dimensioni modulabili e introdotte caratteristiche superfici vetrate per favorire la presenza della luce naturale in vari ambienti
Il portale gotico in pietra del Furlo, gli stemmi del Conte Antonio da Montefeltro e della consorte, testimoniano l’uso del palazzo come antica residenza dei Signori di Urbino dal XIV secolo fino al trasferimento della famiglia nel Palazzetto della Jole, primo nucleo dell’odierno Palazzo Ducale.
Nel 1466 Federico da Montefeltro cedette l’edificio alla Famiglia Bonaventura, che alla metà del XVI secolo ospitò in questa casa l’amico Torquato Tasso. Nel XVII secolo la residenza venne trasformata su progetto dell’Architetto Muzio Oddi, e nel 1834 la “Pontificia Università degli Studi di Urbino” acquistò il palazzo, apportandovi ulteriori modifiche. A partire dagli anni cinquanta del Novecento l’architetto Giancarlo De Carlo risanò e restaurò l’edificio, dando vita all’attuale sede universitaria.
Il palazzo risale al 1560, quando la Famiglia Brandani lo edificò sulle preesistenti strutture residenziali. Nella metà del XVII secolo l’edificio venne venduto alle Monache di S. Benedetto, che lo incorporarono al Convento. Dagli anni ottanta del Novecento la struttura venne recuperata ad opera dell’architetto Giancarlo De Carlo per adibirla a sede della Facoltà di Economia.
Al recupero degli antichi volumi, connessi fra loro anche con l’utilizzo di materiali moderni, si affiancano i nuovi e grandi spazi interrati, ricavati sotto il vecchio giardino pensile. All’interno del giardino sono esposte le antiche murature rinvenute durante i lavori guidati da De Carlo.